LO SGUARDO CRUDELE DI GIUSEPPE ALLETTO

 

  

 

 

 

Sito ufficiale di Giuseppe Alletto - 24 agosto 2020

 

Giuseppe Alletto è sedotto dalla crudeltà. Ha infatti realizzato una serie di ritratti crudeli di maestri della crudeltà intellettuale: Manlio Sgalambro, Leonardo Sciascia, Louis-Ferdinand Céline…
La crudeltà intellettuale nulla ha a che vedere con la cattiveria o con la morbosità. La crudeltà intellettuale, per chi la professa, è una misura igienica per provare a cogliere la realtà nella sua crudezza, per radiografare le cose come nudamente sono. Si tratta ovviamente di un’utopia culturale, di una delle infinite opzioni per leggere il reale. Ma è un metodo che Sgalambro, Sciascia, Céline hanno adottato con profitto, conseguendo risultati incisivi e conturbanti. E anche Alletto.
I suoi ritratti ci propongono espressioni dure, idee nette, emozioni scure. “Manlio Sgalambro e la morte del sole” visualizza l’ossessione metafisica del filosofo, sbiadendolo nel suo gorgo esistenzialista. Fu del resto lo stesso Sgalambro, in un testo per Franco Battiato, a cantare le proprie «guance crudeli». Anche dello scrittore Leonardo Sciascia ad Alletto piace evidenziare il lato ombroso, contraltare dialettico del suo furore razionalista. Ma è il ritratto di Louis-Ferdinand Céline quello che impressiona di più: lo sguardo crudele del ritrattista e la crudeltà del soggetto rappresentato si sovrappongono compiutamente, riuscendo a carnalizzare il demone del grande romanziere francese. Céline è colto in un momento di assenza: nobile e sordido, le sue labbra tradiscono una non ancora appagata fame di vita.
Ci sono altri ritratti che colpiscono, per esempio quelli di Fëdor Dostoevskij e di Sylvia Plath. O quello malinconico del pittore Renato Guttuso, anche lui acuto ritrattista, dal quale Alletto sembra avere appreso l’arte di miscelare oggettività e introspezione.
Giuseppe Alletto è nato in Sicilia nel 1990 e ha intrapreso con passo sicuro il difficile sentiero dell’espressione. Con viva curiosità merita di essere seguito, per scoprire dove la sua giovanile inquietudine nei prossimi anni lo condurrà.

 

 

 

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